Il sistema duale per lo sviluppo del comparto aerospaziale

 

Il 12 luglio 2011, in occasione del convegno “Il sistema duale per lo sviluppo del comparto aerospaziale” tenutosi presso la sala Conferenze della Camera dei Deputati, una raccolta di testimonianze vitali e feconde, fonte d’idee provvide, ma anche di alcuni interrogativi urgenti che non possono rimanere inevasi. Alcuni relatori si sono soffermati sul problema della competitività del nostro Paese, chiamato a misurarsi non più solo con gli Stati Uniti, ma con Paesi emergenti, temibili concorrenti nei settori ad alto contenuto tecnologico, come Cina e India. Per offrire prodotti o applicazioni all’avanguardia, come i programmi satellitari, occorre costantemente porsi in prima linea nel know-howtecnologico. Il Convegno ha incoraggiato il dialogo con le Istituzioni e anche con i legislatori europei affinché si tengano nella giusta considerazione i bisogni e le peculiarità del settore. A tale proposito, pur apprezzando lo sforzo normativo finora compiuto nel nostro Paese, il filo conduttore che ha unito diversi interventi è stata la richiesta di un maggiore impegno da parte delle Istituzioni nell’individuare e garantire le risorse necessarie per investimenti efficaci in ricerca e sviluppo. Occorrono, quindi, un impianto normativo chiaro e coraggioso e una strategia industriale delineata e perseguibile.  La forte competitività nel settore spinge il nostro Paese a farsi riconoscere, in una visione sistemica, un ruolo leader nella politica spaziale europea, ampliando collaborazioni internazionali tese a garantire la partecipazione delle nostre aziende nei programmi satellitari in materia di difesa, trasporto, sicurezza e tutela del territorio. In tale contesto, in cui gli interessi militari, civili e commerciali sono in fase di rapida convergenza, il finanziamento di programmi duali, anche attraverso un’attività di riorganizzazione del procurement nei confronti delle aziende fornitrici, rappresenta la soluzione ideale per sopperire alle limitazioni di spesa pubblica e soddisfare, adeguatamente, le esigenze del nostro Paese nel comparto. Realtà duali come COSMO-SkyMed consentono di ottimizzare la sinergia fra Difesa e Agenzia Spaziale Italiana, con ricadute di grande valore sul piano tecnico, scientifico, produttivo e occupazionale, tanto che la necessità della collaborazione istituzionale ha trovato conferma nel Programma Nazionale della Ricerca che stanzia ingenti risorse per i progetti “bandiera”, investimenti di interesse strategico per il rilancio del settore. D’altro canto, evidenti sono le positive ripercussioni dell’impiego della componente satellitare nell’attività di controllo del traffico aereo da parte di ENAV S.p.A. che, correlato ad un adeguamento infrastrutturale da favorire, sotto la vigilanza di ENAC, con la liberalizzazione dei diritti aeroportuali, può consentire di superare i problemi della saturazione dei principali scali e di far fronte al raddoppio del traffico aereo previsto nel prossimo decennio. In tale prospettiva, la Politica, nel proseguire l’urgente processo di semplificazione, anche adottando le “Disposizioni per la costituzione del comparto aerospaziale e liberalizzazione degli aeroporti non aperti al traffico commerciale” (AS n. 2366), deve contrastare il potere della burocrazia interdittiva e favorire l’efficientamento della Pubblica Amministrazione che potrà, così, essere identificata quale leva fondamentale al servizio dello sviluppo economico del nostro Paese.